giovedì 2 settembre 2021

La mia candidatura per la lista Grosseto Città Aperta


 La politica siamo noi, parafrasando una bellissima canzone di De Gregori. Perchè la politica  è qualcosa che non si può evitare, se anche puoi fingere di non occupartene, la politica si occuperà di te. Quindi è meglio prenderne parte, farsi attivi partecipanti.

Ho avuto un padre socialista che ha passato a me ed ai miei fratelli un forte senso di impegno. La politica l'ha vissuta come un servizio civile, come un modo per migliorare la sua città, la città aperta che aveva scelto, e lasciare qualcosa che fosse migliore per i suoi figli.  E in parte ci è riuscito, perchè se Grosseto è una città "bellissima" è perchè le sue amministrazioni di sinistra hanno preservato gli spazi verdi, hanno costruito case popolari che non fossero ghetti, hanno curato la distribuzione dei servizi socio assistenziali in diversi punti accessibili.

Ho scelto un lavoro che in qualche modo continuasse questo impegno, ho studiato psicologia non con l'idea di molti miei colleghi di aprire uno studio privato e di rinchiudermi a fare psicoterapie, ma con la passione per cui se un cambiamento è possibile allora passa attraverso la coscienza di ognuno.

So che è una sfida incredibile, ma se si crede che ogni uomo abbia un potenziale positivo e che le storture derivino da condizioni sociali ed ambientali che si possono modificare, allora aiutare persona per persona a superare gli ostacoli alla sua crescita e farlo ritornare ad utilizzare il suo potenziale diventa un lavoro politico.

Il mio lavoro quindi  non poteva svolgersi negli studi privati, ma solo nei servizi pubblici, insieme ai medici, insieme agli assistenti sociali, insieme ai funzionari che programmano la salute pubblica.

Lavoro da ormai quasi 30 anni nella Azienda USL  TSE occupandomi da molto tempo della salute mentale dell'infanzia e dell'adolescenza, delle situazioni di handicap, delle famiglie fragili, delle violenze e dei maltrattamenti. Poi in questi ultimi dieci anni mi sono spostata sempre di più sul settore dei disturbi alimentari e da questo anno sono anche stata nominata direttrice della unità operativa di Psicologia della provincia.  Mi sento una professionista civica, il mio impegno è prima di tutto con la cittadinanza, con gli utenti, con chi ha bisogno di aiuto. Il budget, la programmazione, le regole e i ruoli devono servire a migliorare la vita di chi deve recuperare la sua salute e a creare le condizioni perchè alcune malattie possano essere evitate, sono strumenti, non fini.

La politica è anche fatica e soprattuto continua mediazione,  necessita di grande pazienza, non sempre ne sono dotata. Adesso però mi hanno proposto di impegnarmi per la campagna elettorale per la mia città  e mi sono sentita di dover dare il mio contributo. Quindi eccomi, mi metto a disposizione, ancora una volta per un progetto in cui credo, che condivido in pieno e che può ridare a Grosseto l'occasione di essere una città più vivibile e solidale (che poi sia anche bella è qualcosa in più).


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