domenica 26 febbraio 2012

Il kindle e gli ebook.

All'inizio ero un po' diffidente nei confronti degli ebook. I libri mi piacciono molto anche perchè è bello tenerli in mano, sfogliarli, sentirne l'odore. C'è una differenza tra libri in brossura e libri pieghevoli (io preferisco i pieghevoli, più maneggiabili), c'è il piacere di vederli tutti allineati nella mia libreria, la soddisfazione che dà trovare nuovi modi di organizzarli, oppure lasciarli così un po' spersi tra i vari ripiani, senza ordine. Il libro è un oggetto che ha accompagnato tutta la mia vita. Quando è nata mia figlia Matilde una delle prime cose che le ho regalato è stato un piccolo libro su un anatroccolo, a forma di papera. Lei aveva tre mesi ed ovviamente lo "mangiava" più che guardarlo, ma era bello vederla con quel libro in mano (ed in bocca).





Quindi all'inizio gli ebook, con la loro mancanza di corporeità mi lasciavano indifferente. Non capivo l'utilità di avere un ereader e non pensavo che avrei scaricato gli ebook. Però piano piano mi hanno incuriosito. Prima ho cominciato a scaricarli sul computer. Poi ho cominciato a pensare di comprare un ereader. Mi sono informata ed ho cominciato ad interessarmi al Kindle, l'ho comprato ad un prezzo  accessibile ed ora ne sono  appassionata. E' piccolo, ma si legge bene, lo schermo non è retroilluminato e dà una impressione reale di pagina scritta. E' maneggevole e leggero, si possono archiviare moltissimi libri che si possono scaricare velocemente dal sito amazon.it. Si può navigare in internet con una connessione wi-fi, anche se certo le pagine sono visualizzate in bianco e nero e non come su un tablet. I libri disponibili sono molti, in questi giorni mi sono scaricata molti classici che ora sono gratuiti. Sono andata in vacanza ed ho potuto portare il kindle con una scelta di libri incredibile, prima era impensabile,  io leggo molto velocemente ed ero rimasta a volte senza libri da leggere. Poi me lo porto dietro quando devo aspettare in fila, quando aspetto mia figlia a lezione, quando ho delle pause nel lavoro. Insomma posso leggere ovunque e scegliendo anche il tipo di lettura. Posso evidenziare alcuni punti, aggiungere note e commenti e dare una valutazione sul libro e scegliere se renderlo pubblico. In conclusione il kindle mi piace molto e mi piacciono anche gli ebook. Questo non significa che smetterò di comprare i libri, perchè il loro piacere non è sostituibile, ma comprerò libri ed ebook. Le mie figlie probabilmente avranno più ebook che libri e forse per studiare potrebbe essere anche meglio. Ho sentito che in alcune scuole si sta pensando di sostituire i libri di testo con quelli digitali, oltrettutto per le famiglie sarrebe un notevole risparmio. Forse tra un po' dovrò comprarlo anche a loro.
p.s. non si tratta di pubblicità a pagamento!!! :)

martedì 14 febbraio 2012

Sempre a proposito di sessualità consapevole


Una insegnante di una quinta elementare mi ha chiamato per chiedermi se potevo partecipare ad una riunione con i genitori dei suoi alunni. Il problema era che nella sua classe si è parlato di sesso. Per meglio dire i bambini hanno parlato di sesso tra di loro, in particolare di video a contenuto sessuale che alcuni avrebbero visto e dei quali avrebbero raccontato agli altri. Poi i grandi l'hanno saputo e ne hanno parlato alle maestre, che hanno pensato ad una assemblea nella quale informare  tutti i genitori.
Tra i bambini e i grandi non sono avvenute altre comunicazioni oltre le indagini che singolarmente ogni famiglia ha fatto con i propri figli, per sapere se sapevano, quanto sapevano e chi era stato il "mandante", l'inizio di tutto.
Una volta appurato che nulla era avvenuto per contatti con presunti pedofili (il fantasma che era stato evocato dal alcuni) le insegnanti si sono chieste se non fosse il caso di parlare con i bambini di sesso, di pornografia, dei giochi che a volte appaiono, cercando altro, su Google, di  YouTube, dei pericoli di cercare informazioni su Internet. Cioè se non fosse il caso di fare un po' di sana educazione sessuale.
Sana ma evidentemente ancora impossibile .
Infatti non c'è stato verso di discutere sul serio questa possibilità.
I genitori si sono divisi in due  gruppi, quelli che hanno appurato che i propri figli non c'entravano nulla e che si sono sentiti sollevati (per quanto?) e quelli che hanno invece dovuto fare le indagini ed affrontare anche le domande dei figli sul tema. Ma una volta appurata questa divisione il problema è stato accantonato. Come si diceva una volta "i panni sporchi si lavano in famiglia". La proposta di farli lavare in comunità non è stata affatto presa in considerazione.
Qualche tempo fa scrivevo della mancanza di una sessualità consapevole negli adolescenti e nei giovani.
Ma come possono vivere consapevolmente il sesso se noi non ci poniamo il problema di formarli a questo, come possono essere educati se i mezzi di informazione che hanno a disposizione sono la pornografia, i racconti degli amici, le mezze verità che passano nella scuola quando si parla del corpo umano? Come si può pensare che ci sarà mai una cultura davvero aperta e non discriminatoria se nessuno discute con i bambini degli orientamenti sessuali, di cosa significa essere gay o transessuale, di quali sono le forme del sesso?
Penso da tempo che si dovrebbe fare educazione sessuale alle scuole materne, alle scuole elementari e alle superiori, ogni volta nel modo appropriato all'età, ma ogni volta parlandone. Invece addirittura l'Educazione Sessuale che una volta veniva fatta dai Consultori delle ASL è stata trasformata in Educazione all'Affettività, che è interessante, ma è, permettetemi, un'altra cosa.
La sessualità non è un tema che possiamo lasciare solo alle  famiglie, perchè ci sono le famiglie in grado di affrontarlo e ci sono le famiglie che preferiscono chiudere gli occhi e pensare che i bambini sono angioletti innocenti finchè qualche sporco pedofilo li disturba. Dimenticando e non volendo avere coscienza che se i bambini fossero informati sul sesso sarebbero anche meno preda dei pedofili (che poi spesso sono frequentatori della famiglia, quando non familiari stessi).
Lo so, sto affrontando temi difficili e delicati e so che molti potrebbero non essere d'accordo. Ne ho avuto piena percezione in quella assemblea nella quale non sono mancati i risolini imbarazzati, i richiami alla malattia di chi guarda la pornografia, l'imbarazzo di affrontare il tema con i figli, la vergogna di chi si è sentito coinvolto. Nonostante tutti concordassero sul fatto che il sesso non è un tabù, a me invece è sembrato che  lo sia ancora.
I bambini hanno curiosità sul sesso, è sempre stato normale e lo è ancora di più in una società nella quale le pubblicità, i mezzi di intrattenimento, internet sono pieni di riferimenti sessuali. Però poi ci stupiamo e ci facciamo un problema se i bambini ci chiedono o ancora peggio vanno a cercare informazioni laddove c'è un grosso rischio che ne abbiano di distorte. Non basta proibire, mettere filtri, controllare.
E' necessario parlare, spiegare, rispondere.
Ma bisognerebbe che anche gli adulti, forse loro per primi, facessero un corso di educazione sessuale.

sabato 4 febbraio 2012

Amo Stephen King

E' innegabile: King è uno scrittore avvincente. Riesce a catturare il lettore nella sua trama e tenerlo interessato e attento per pagine e pagine. Non ho mai letto libri di oltre mille pagine con la voracità con la quale leggo King. La sua scrittura a volte è molto bella, ma ciò che davvero tiene il lettore è l'intreccio, la capacità di delineare molti personaggi, di renderne vive le storie. E' un grande cantastorie, il tipo di letteratura che a me piace.
E poi è bravo a dipingere il Male, la sua onnipresenza, la sua banalità e grandiosità, anche quando sembra causato da qualche evento esterno ed estraneo, un essere soprannaturale o extraterrestre.
Il Male è il grande protagonista dei suoi romanzi, un male umano, molto umano. Un Male potente e grandioso, imprevedibile e feroce tiene in ostaggio a volte intere comunità, ma ne è anche il più amato rappresentante. In The Dome (La cupola), il romanzo che sto leggendo, King descrive la parabola di un eletto del popolo che sfrutta un disastro per diventare un tiranno, diventando un pluriassassino.
Anche i bambini sono personaggi molto amati da King, sono in genere coloro che hanno la capacità di vedere qualcosa che i grandi non vedono o non capiscono, in questo romanzo riescono a vedere il futuro ed uno di loro mostra capacità incredibili di strategia. King ha la capacità di entrare nel mondo dell'infanzia come se non se ne fosse mai allontanato.
Sono arrivata alle ultime 100 pagine e come al solito comincio a rallentare la lettura, dopo aver tanto corso, perchè so già che questa storia mi mancherà, che mi sono affezionata ai personaggi, perchè li vedo e li conosco come fossero miei compagni.
Però voglio finirlo, so che alla fine il Male verrà sconfitto, qualcuno sarò sacrificato e gli eroi saranno riconosciuti ed anche se è solo un romanzo questa certezza mi renderà per un po' più serena.