domenica 4 marzo 2012

Meditazione mindfulness III

Oggi sono andata al mare, era calmo, con poco vento e poche onde. C'era già la luce prima del tramonto, il sole si stava abbassando. La spiaggia era vuota, senza ombrelloni e con pochissime persone che passeggiavano. Mi sono seduta di fronte al mare, ho chiuso gli occhi, ho assunto la posizione "che ispira dignità" ed ho cominciato a meditare. Mi sono focalizzata sul mio respiro e sul suono delle onde del mare, fino a quando non mi è sembrato che si stessero  sintonizzando. Intanto i pensieri venivano e andavano, come sempre. Ma il mio respiro e il suono del vento e delle onde e della risacca erano sempre lì, sintonizzati o quasi, a fare da sfondo e da àncora per la mia meditazione.

I pensieri erano sempre sulla considerazione di quello che avevo fatto o sul progettare cose da fare, tra il passato ed il futuro. I pensieri sono spesso nella "modalità del fare". Non c'è nulla di sbagliato, non c'è nulla da correggere, se non fosse che spesso allontanano troppo dalla "modalità dell'essere". Non è facile riuscire a vivere momento per momento il presente se si è occupati a giudicare il passato e a progettare il futuro.
Oggi il suono delle onde mi ha aiutato a stare sul momento presente.


Nessun commento:

Posta un commento