domenica 13 novembre 2011

Donne danzano e cadono.

Ieri sera siamo andati a vedere Pina3D di Wenders.
Ci sono  donne danzatrici che cadono e i loro compagni danzatori che le prendono prima che tocchino terra. Donne che danzano e cadono di lato e ancora il loro compagno che le afferra dolcemente e le riporta sul cammino.
Poi ci sono donne che offrono un vestito rosso, con desiderio e paura e uomini che danzano intorno a loro. Ci sono donne che danzano cieche e uomini che spostano le sedie per lasciarle danzare.
Wenders usa la scenografia del teatro, ma anche le scenografie della città e dei suoi parchi e la danza immersa nel contesto urbano, industriale o naturale, acquista un'espressività ancora più forte.
Non so bene esprimere tutte le emozioni. Ho avvertito la forza e l'angoscia. La fragilità e la capacità di amarsi nonostante questa. Ho sentito la lotta tra i generi, ma anche il loro incontrarsi e la disperazione di perdersi.
C'è una scena di Cafè Muller in cui la danzatrice continua a cadere e rialzarsi per tornare ad abbracciare il suo compagno ed i suoi movimenti sono inizialmente guidati da un altro uomo e poi si rendono automatici e autonomi....ed è così disperata e così bella.
Le parole non rendono tutta la intensità dei movimenti, delle espressioni delle coreografie di Pina Bausch.
Per questo è un film da vedere.

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