lunedì 1 luglio 2013

Il dolore degli altri

Proprio in questi giorni particolari per me, mentre me ne stavo sotto l'ombrellone, ho captato una conversazione che mi ha colpito. Due signore stavano commentando una cena con alcuni amici, alla quale aveva partecipato anche una conoscente con un figlio con handicap: non ho capito quale fosse la disabilità, ma sembrava una situazione grave. Mentre si dicevano quanto sia difficile la vita di questa conoscente, ad un certo punto una delle due ha usato l'espressione "mi ha rovinato la cena". E' possibile che in effetti fosse solo un modo per dire che era stata molto colpita, forse potrebbe essere interpretato anche come un segno di empatia, ma io  l'ho trovato estremamente sgradevole.
La signora che ha avuto la cena rovinata  ha la possibilità di scordarsi del problema  e di tornare alla sua vita senza dolori, la mamma del ragazzo con handicap, come me, non può scordare il suo.

Alcune persone però preferiscono avere solo serate senza pensieri; allora incontrare il dolore degli altri diventa un problema. Almeno fino a quando non capita anche a loro qualcosa che li costringe a riflettere e a cambiare.

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